
Santo Palato
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Il racconto della nostra visita
È la prima volta che provavamo questa trattoria ed è veramente wow. Siamo venuti perché compare in quasi tutte le classifiche di miglior carbonara di Roma e andava provata anche se costosetta. La carbonara è sicuramente ottima, poi se è la più buona di può discutere, ma è sul resto che abbiamo mangiato che ci ha stupito. Ma andiamo con ordine. Abbiamo iniziato con una polpetta di coda alla vaccinara e cacao, che viene spesso elogiata nelle recensioni e a ragione, perché è effettivamente ottima e stupefacente. Abbiamo preso anche una bruschetta pomodoro e formaggio che era sulla lavagna tra i piatti del giorno e anche lì, sorpresa. Ottima, con pomodorini stufati e aromatizzati e primo sale, molto meglio del nome che l’accompagnava. Come primi la suddetta carbonara, in mezza manica come meriterebbe più spesso di quanto capita, super cremosa e con abbondante guanciale, che però avremmo gradito un po’ più croccante. Come altro primo invece uno spaghettone all’amatriciana, buono, ma non molto di più, forse l’unico piatto che abbiamo mangiato e che potremmo trovare uguale in altri 100 ristoranti. Per dolce un maritozzo servito caldo e con abbondante panna che mia moglie, essendo fan dei maritozzi ha più che gradito. Peccato solo il colore grigino del maritozzo che lo rende visivamente meno invitante. Conto medio alto per una trattoria, ma adeguato per la qualità di quanto abbiamo mangiato. Concludendo locale che vale la pena frequentare anche con una certa regolarità, dove in ogni piatto si percepisce l’amore è lo studio che l’hanno generato, l’amore per Roma e la la voglia di stupire senza fronzoli.













